Mostro

Mentre provava il costume per il ballo, il signor Sapiens notò il primo indizio della tragedia imminente: poco oltre le ville, una baracca di stecchi e arbusti che faceva pensare a un nido di cicogna. Un uccello del malaugurio, tutto nero, venuto da molto lontano si era istallato sulle praterie desolate tra la foresta e la città.

Uccelli di Legno

Un racconto di Aslı Erdoğan


La porta della stanza si aprì d’un tratto, una testa rossa si sporse all’interno. Si udì la voce affannata e impaziente di Dijana:
«Dai muoviti Felicita! Non possiamo aspettarti tutto il giorno! Alza quel culo dal letto. È dentro che sei morta ragazza mia, dentro!»
La porta si chiuse alla velocità con la quale si era aperta; l’odore di disinfettante del corridoio dell’ospedale, la voce acuta e lo spirito bruciante per quanto superficiale di Dijana rimasero fuori.